Auricoloterapia: che cos'è e come funziona? Quali sono le sue indicazioni?

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Generalità

L'auricoloterapia è una pratica terapeutica di medicina alternativa, che prevede la stimolazione del padiglione auricolare, con lo scopo finale di apportare benefici ad altre parti del corpo.

Qualsiasi concetto espresso dalla pratica in questione e dai suoi promotori trova fondamento nell'idea che il padiglione auricolare dell'orecchio sia un microsistema che riflette tutti gli organi, le strutture ossee ecc. presenti nel corpo umano.

Secondo i suoi praticanti, l'auricoloterapia apporterebbe benefici in caso di: sovrappeso/obesità, ansia, depressione minore, insonnia, dipendenza da fumo di sigaretta, dipendenza dall'alcol e presenza di dolori cronici.

Breve ripasso anatomico dell'orecchio esterno e del padiglione auricolare

L'orecchio esterno è, insieme a orecchio medio e orecchio interno, una delle tre porzioni in cui è suddivisibile l'orecchio, ossia l'organo dell'udito e dell'equilibrio.

Visibile a occhio nudo ai lati della testa, l'orecchio esterno comprende: il padiglione auricolare, il condotto uditivo esterno (meato acustico esterno) e la superficie esterna del timpano.

Cos'è l'auricoloterapia?

L'auricoloterapia è una pratica terapeutica di medicina alternativa, che prevede la stimolazione della superficie esterna del padiglione auricolare, per mezzo di opportuni strumenti; tali manovre vengono svolte con l'intento finale di apportare benefici ad altre parti del corpo, siano queste organi, strutture ossee, ghiandole ecc.

Il potere terapeutico dell'auricoloterapia si basa sull'idea che il padiglione auricolare dell'orecchio esterno sia un microsistema, che riflette l'intero corpo umano.

In altre parole, gli auricoloterapeuti – ossia i cultori dell'auricoloterapia – basano ogni loro affermazione sul presupposto che, nei padiglioni auricolari, risiedano delle aree (o zone) connesse a una ben precisa struttura anatomica del corpo dell'essere umano.

Esistono vari sinonimi di auricoloterapia, tra cui: terapia auricolareagopuntura auricolare e riflessologia auricolare.

Secondo alcune fonti storiche, le origini dell'auricoloterapia sarebbero antichissime; esisterebbero, infatti, testimonianze scritte di pratiche simili all'auricoloterapia risalenti addirittura al 500 prima di Cristo.
Ciononostante, l'auricoloterapia moderna – dove per “moderna” s'intende in voga ai giorni nostri – è una pratica alquanto recente, nata per la precisione nel 1957. Il suo fondatore è stato il neurologo di origine francese Paul Nogier (1908-1996), il quale nell'anno sopraccitato pubblicò un scritto intitolato “Trattato di auricoloterapia”.
Nel suo “Trattato di auricoloterapia”, Nogier afferma che il padiglione auricolare è una mappa degli organi del corpo umano e che la stimolazione di una sua parte, tramite aghi da agopuntura e altri oggetti simili, ha effetti benefici a livello dell'organo corrispondente alla parte stimolata.
Nei suoi scritti, Nogier riporta anche una mappatura del padiglione auricolare molto simile a quelle attuali.
Sicuramente, sulle conclusioni di Nogier, ha influito la conoscenza dell'agopuntura cinese.
Passando a tempi più recenti, si segnala che, a cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90, l'auricoloterapia ricevette i primi riconoscimenti da parte dell'OMS (ossia l'Organizzazione Mondiale della Sanità), la quale accettò per la prima volta la mappatura del padiglione auricolare, proposta dagli auricoloterapeuti.

 

Come Funziona

Dal punto di vista biologico, l'auricoloterapia lavora stimolando il sistema nervoso centrale a rilasciare neurotrasmettitori e ormoni con azione benefica, nei confronti delle cellule del corpo umano. I neurotrasmettitori coinvolti sono molecole che servono a modulare il dolore o ad avviare i processi di guarigione cellulare; gli ormoni coinvolti, invece, sono molecole con funzione antidolorifica (le endorfine sono l'esempio più importante).

 

Indicazioni

Secondo i suoi ideatori e promotori, l'auricoloterapia sarebbe di beneficio in caso di:

  • Sovrappesoobesità e disturbi del comportamento alimentare in generale. La stimolazione di determinate parti del padiglione auricolare incrementerebbe l'attività metabolica del corpo umano, ridurrebbe l'appetito e migliorerebbe l'attività di due ormoni – insulina e serotonina – aventi un ruolo rilevante nei meccanismi che regolano il senso di sazietà e l'assunzione di cibo in generale.
  • Ansiadisturbi d'ansiainsonnia e depressione minore. Alcuni auricoloterapeuti ritengono che la stimolazione del padiglione auricolare aiuti il rilassamento, riduca lo stress e infondi energia positiva nelle persone ansiose e con umore basso.
    Per questi suoi effetti antistress e antiansia, l'auricoloterapia è consigliata alle persone che, per motivi di salute, sono in procinto di sottoporsi a un delicato intervento chirurgico.
  • Dolori cronici. La stimolazione di alcune zone del padiglione auricolare ridurrebbe la trasmissione degli impulsi nervosi, che nell'essere umano fanno avvertire dolore, e favorirebbe il rilascio di endorfine, che sono sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante.

Inoltre, sarebbe in grado alleviare/curare le dipendenze da fumo e alcol, venendo così incontro a coloro che vogliono smettere di fumare e a coloro che sono dipendenti dall'alcol.

È POSSIBILE UNA COMBINAZIONE CON LA MEDICINA TRADIZIONALE?

I praticanti l'auricoloterapia sostengono che quest'ultima può combinarsi, senza problemi, alle pratiche di medicina tradizionale.

Strumentazione

In auricoloterapia, la stimolazione della superficie esterna del padiglione auricolare può avvenire in almeno tre modi:

  • Attraverso l'inserimento di aghi da agopuntura;
  • Attraverso micro-scariche elettriche;
  • Mediante laser.

Attualmente, l'utilizzo di micro-scariche elettriche è molto in voga e ha soppiantato la stimolazione mediante aghi da agopuntura, che rappresenta il metodo stimolatorio praticato agli albori dell'auricoloterapia.

L'uso di laser per la stimolazione è una metodica in fase di miglioramento, che al momento solo pochi auricoloterapeuti praticano.

Lo strumento che permette di stimolare il padiglione auricolare, attraverso micro-scariche elettriche, è un elettrodo, il cui funzionamento può dipendere dalla rete elettrica oppure da una batteria ricaricabile.
Spesso, questo elettrodo ha le sembianze di una penna con la punta di metallo.

Caratteristiche di una tipica seduta

Prima che abbia inizio la stimolazione del padiglione auricolare, è fondamentale che l'auricoloterapeuta interroghi il paziente sul motivo per cui quest'ultimo ha optato per l'auricoloterapia. In sostanza, vuole conoscere i problemi di salute che hanno spinto il paziente a chiedere il suo aiuto. Ciò gli serve per eseguire una corretta stimolazione del padiglione auricolare. Alla conclusione di questa fase preliminare, assimilabile a un'anamnesi, inizia la parte pratica del trattamento.

La durata di una generica seduta e il numero totale di sedute dipendono dall'entità e dal numero di problematiche, riferite dal paziente.

Rischi e complicazioni

L'auricoloterapia è una pratica terapeutica sostanzialmente molto sicura e a basso rischio. Infatti, solo in rarissime circostanze può dar luogo a effetti collaterali.

Tra i possibili effetti collaterali dell'auricoloterapia, rientrano:

  • Dolore o fastidio al padiglione auricolare, a livello delle zone stimolate;
  • Senso d'indolenzimento a livello del padiglione auricolare;
  • Infiammazione del padiglione auricolare;
  • Episodi di infezione. La possibilità di infezione è esclusiva dell'auricoloterapia che utilizza gli aghi da agopuntura, per la stimolazione del padiglione auricolare.

Controindicazioni

Le controindicazioni dell'auricoloterapia dipendono dal tipo di strumento utilizzato per stimolare il padiglione auricolare.

In questa sede, saranno trattate le controindicazioni delle due metodiche di stimolazione più comuni, ossia l'uso di aghi da agopuntura e l'impiego di micro-scariche elettriche.

AURICOLOTERAPIA TRAMITE AGHI

L'auricoloterapia effettuata tramite aghi è controindicata alle persone che presentano delle lesioni o delle abrasioni a livello dei padiglioni auricolari, in quanto potrebbe risultare dolorosa e indurre la comparsa di un'infezione.

AURICOLOTERAPIA TRAMITE SCARICHE ELETTRICHE

L'auricoloterapia effettua tramite micro-scariche elettriche è controindicata a tre categorie di individui: i portatori di un pacemaker o un defibrillatore cardioverter portatile, le donne incinte e, ancora una volta, coloro che presentano lesioni o abrasioni a livello del padiglione auricolare.

  • Portatori di un pacemaker o defibrillatore cardioverter portatile: in tali circostanze, la controindicazione si spiega con il fatto che le scariche elettriche, erogate a scopo terapeutico, potrebbero interferire con il corretto funzionamento del dispositivo elettronico, deputato a controllare il ritmo del cuore.
  • Donne incinte: in tali frangenti, la controindicazione trova fondamento nel sospetto che le “solite” scariche elettriche potrebbero essere causa di danni fetali, quindi compromettere il normale sviluppo del feto.
  • Persone con lesioni o abrasioni a livello dei padiglioni auricolari. In questi casi, la controindicazione è legata al fatto che l'auricoloterapia può risultare dolorosa o fastidiosa.

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