Auricoloterapia, l'orecchio come accesso terapeutico. In che cosa consiste?
Pubblicato da EquillibrioVita.com
Esiste nell’organismo una via d’accesso per influire sulle funzioni vitali del nostro corpo? Esiste una struttura che sia un po’ la “stanza dei bottoni”? Questa struttura è l’orecchio, o meglio il padiglione auricolare. Sul padiglione auricolare infatti sono presenti punti corrispondenti ad aree del corpo e funzioni organiche: attraverso questi “punti di controllo” è possibile quindi ottimizzare le funzioni corporee, emozionali, e mentali. Questa modalità terapeutica si chiama Auricoloterapia.
Il corpo si proietta sull’orecchio
Dicevamo che sul padiglione auricolare esistono delle aree ben definite che riflettono l’intero organismo sotto forma di interrelazioni funzionali.Ciò significa che il padiglione auricolare è connesso con il resto del corpo attraverso relazioni riflesse. Il corpo si proietta cioè sull’orecchio, con una rappresentazione ben precisa, che può essere utilizzata a fini diagnostici e terapeutici.
Per ogni organo o sistema del corpo vi è un corrispondente punto sull’orecchio esterno.Esiste quindi una mappa dettagliatissima e perfettamente studiata che permette di fare diagnosi e terapia in maniera molto semplice.Per dare un’idea di come possa essere orientata la mappa auricolare rispetto al corpo, consideriamo la figura di un feto a testa in giù.
Andando oltre lo schema generale, la rappresentazione di organi e funzioni raggiunge un notevole dettaglio. Praticamente ogni organo, struttura anatomica e centri di controllo sono proiettati sulla superficie del padiglione auricolare, come punti o aree.
Una delle spiegazioni di questo fenomeno è che l’orecchio è collegato al Sistema Nervoso Centrale ed Autonomo in modo bidirezionale, tramite il nervo Trigemino, il nervo Vago, il nervo Faciale, il nervo Glossofaringeo.
Tramite questa ricca innervazione si attua un continuo scambio di informazioni tra orecchio, cervello, e organi. Tecniche diagnostiche quali la Risonanza Magnetica Funzionale, l’EEG, la Termografia hanno dimostrato questa correlazione funzionale.
Cosa di tratta con l’Auricoloterapia
Attraverso l’Auricoloterapia si possono trattare moltissime manifestazioni patologiche funzionali, da quelle digestive al dolore, alle quelle psichiche come ansia e attacchi di panico, fino alla dipendenza da fumo.
Ad esempio, esiste un protocollo antifumo (Acudetox), valido anche nel caso di dipendenze, che sfrutta proprio i punti di Auricoloterapia. È una modalità di trattamento molto comoda, pressoché indolore, che a volte è sufficiente di per sé per sbloccare dei disturbi, in altre è di aiuto nel facilitare altri trattamenti in corso. Può essere infatti associata a qualunque altra terapia. Per esempio, nel corso di trattamento di una spalla con ozonoterapia, può essere contemporaneamente stimolato il punto spalla dell’orecchio corrispondente, in modo da facilitare il successo terapeutico.
Oppure, durante una cura per sindrome ansiosa può essere di grandissima utilità trattare periodicamente determinati punti sull’orecchio sull’orecchio correlati alle funzioni mentali ed emozionali.
Un aspetto molto interessante dell’Auricoloterapia è proprio la possibilità di favorire una condizione di rilassamento e di stabilizzazione emozionale. Le funzioni neurovegetative e il bilanciamento dei neurotrasmettitori vengono ottimizzati.
In cosa consiste
Vediamo con quali modalità può essere effettuato un trattamento di Auricoloterapia:
- Aghi: si utilizzano aghi piccolissimi, assolutamente indolori, che vengono lasciati sulla superficie della pelle per una ventina di minuti. È la modalità derivante dall’Agopuntura. Gli aghi sono estremamente sottili, e ovviamente sono sterili ed usa e getta.
- Microiniezioni: si praticano dei piccoli ponfi superficiali con anestetico locale. È la modalità derivante dalla Terapia Neurale.
- Laser: si applica un sottile fascio di luce infrarossa, pochi secondi per punto. È la modalità derivante dalla Low Level Laser Therapy (Photobiomodulation).
- Microsegnali elettrici: con un’apparecchiatura elettromedicale dedicata, si toccano per brevi istanti i punti interessati con un elettrodo. È la modalità che fa parte della REAC-CRM® Terapia.
- Pressione: si applicano dei piccoli cerotti con una sferetta in corrispondenza del punto, da lasciare in sede per qualche giorno, e che lo stesso paziente stimolerà nella giornata.
Una modalità applicativa molto interessante è quella della REAC-CRM® Terapia, una tecnologia all’avanguardia la cui finalità è quella di evidenziare al Sistema Nervoso le situazioni adattative disfunzionali che si sono venute a creare nel tempo nell’intero organismo. Il trattamento è brevissimo, e consiste in pratica nell’appoggiare leggermente un elettrodo-sonda su uno specifico punto dell’orecchio, per la durata di una frazione di secondo.
Non si avverte nulla. Il punto viene infatti soltanto toccato delicatamente. I microsegnali elettrici che vengono applicati hanno intensità bassissima, e hanno lo scopo di veicolare l’informazione correttiva.
Con questa tecnologia il Sistema Nervoso viene messo in condizione, per esempio, di autocorreggere immediatamente difetti posturali quali la dismetria funzionale, come pure di interrompere gli errati schemi adattativiche aveva finora mantenuto, sia a livello fisico, che mentale ed emotivo.
Le indicazioni per l’Auricoloterapia
DOLORE
Cervicalgia, lombalgia, sciatalgia, cefalea, emicrania, dolore articolare, dolore muscolare, dolore nevralgico, dolore post-traumatico, fibromialgia.
DISTURBI FUNZIONALI
Colon irritabilem gastrite, reflusso gastro-esofageo, stipsi, tachicardia, ipertensione, astenia cronica, amenorrea/dismenorrea, vertigini, disfunzioni sessuali.
DISTURBI PSICO-EMOZIONALI
Ansia, depressione reattiva, attacchi di panico, insonnia, fame nervosa, anoressia.
DIPENDENZE
Da tabacco, da psicofarmaci, da alcool, da sostanze chimiche.
Quando non va praticata?
La gravidanza non costituisce una controindicazione assoluta, ma richiede prudenza nell’applicazione.
Per il resto non vi sono altre controindicazioni.
Effetti collaterali dell’Auricoloterapia?
A livello sistemico, praticamente nessuno. A livello locale, in rari casi e con i metodi invasivi, si può avere una infezione del punto trattato, una ecchimosi locale, che, nella mia personale esperienza, non si sono mai verificati. Le metodiche non invasive (Laser, REAC-CRM®) non hanno alcuna possibilità di creare danno.
L’Auricoloterapia è una delle metodiche più sicure e tollerate a disposizione del medico.
Qualche domanda
Come si individuano i punti da trattare?
Essenzialmente attraverso due metodi:
- La palpazione, ovvero cercando punti dolorosi alla pressione.
- La ricerca strumentale, ovvero utilizzando un cercapunti per individuare elettricamente il punto di agopuntura.
Entrambi i metodi sono validi, la scelta dipende dalle preferenze dell’operatore.
Quanto dura il trattamento?
Dipende dalla tecnica utilizzata: può essere molto breve e impiegare qualche secondo, come nel caso della REAC-CRM®, fino a poter impegnare una ventina di minuti, come nel caso dell’agopuntura.
Quante sedute sono necessarie?
Dipende anche questo dalla tecnica e dalla situazione. A volte è sufficiente uno sblocco, a volte è necessario un ciclo terapeutico.
È dolorosa?
No, in nessun caso, nemmeno con gli aghi o con le microiniezioni.
Pubblicato da EquillibrioVita.com